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- L’esperienza di Vito e Stefania.
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Ciao a tutti , mi chiamo Vito, ho 31 anni e la mia storia clinica inizia il 20 febbraio 2016.
A gennaio 2016 accuso banali mal di schiena ma abbastanza forti che curo con antinfiammatori orali .Questi dolori persistono ma lascio correre e attribuisco la colpa al lavoro. A fine gennaio inizia a fare capricci anche lo stomaco, ho difficoltà a digerire e vomito più volte durante la settimana.
In attesa di avere un pomeriggio libero per andare dal medico lascio passare giorni e settimane durante le quali sono sempre più inappetente e di conseguenza dimagrito .
Il 20 febbraio iniziano dei dolori addominali, dei forti crampi che mi costringono a letto per il giorno intero. Mi rendo conto che il mio addome è cresciuto in volume ed è molto duro al tatto.
Intorno alle 23:00 del 20 febbraio mi reco presso il pronto soccorso dell’ospedale “I.VERI DELLE PONTI” di Scorrano. Mi fanno subito un calmante e una flebo per idratarmi, le analisi del sangue non lasciano scampo al peggio,eseguono una tac total body d’urgenza .
Il risultato :
- nodulo polmonare di 4mm circa ;
- tessuto denso nel mediastino anteriore di sx che si estendeva in zona sovraclaveare e laterocervicale omolaterale con diametri massimali di 10x 5 cm;(questa lesione era a contatto dell’arteria carotidea di sinistra)
- compressione della vena cava superiore;
- 2 linfonodi in sede paraortica di 17 mm e di 19 mm;
- tumefazione retroperitoneale di 6x 25 cm che raggiunge il pilastro diaframmatico di sinistra,ingloba il surrene di sx e circonda l’aorta;
- neoformazione di 20 cm diametro a livello meso-epigastrico.
La prima ipotesi è LINFOMA NON HODGKIN, decidono di traferirmi nel reparto di Ematologia del “Perrino” di Brindisi.
Durante il ricovero rieseguo tac torace:
- neoformazione espansiva RP di 26x 25 cm a contorni polilobati;
- neoformazione del diametro di 20 cm a livello meso-epigastrico;
la terapia che eseguo è
- CLEXANE, 1 puntura da 4000 UI ( che continuo fino al 2/08);
- 1cpr algiorno di DELTACORTENE;
- 1cpr LASIX;
- idratazione endovenosa continua .
il 22/02 mi sottopongo all’asportazione del linfonodo sovraclaveare sinistro infiammato sul quale viene eseguito l’esame istologico. Nell’attesa dell’istologico comunicano a mia moglie e ai miei genitori la gravità della situazione, addirittura quantificano in massimo 10 giorni ciò che mi restava da vivere. Naturalmente a me dicono che è un linfoma abbastanza guaribile e mi prospettano il 70 % di guarigione.
Prendo atto della malattia e il tempo di ingoiare il boccone amaro mi ritrovo a 30 anni a combattere contro un mostro di cui non conosco nulla. Sono io a dare forza ai miei genitori che sono distrutti dalla notizia, sono io a tranquillizzare mia moglie rassicurandola che presto passerà tutto. Neanche questo mostro riesce a togliermi il sorriso e la mia voglia di vivere…
Iniziamo a combattere !Unico scopo è VINCERE!
Il 23/02 eseguo PET che conferma le multiple sedi di malattia, gli esami del sangue raccontano una situazione veramente difficile: LDH 10.400 UI – BHCG 740 UI/ml -ALFAFETOPROTEINA 6,4 ng/ml.
IL 24/02 mi sottopongono a trattamento chemioterapico con ADRIBLASTINA + VINCRISTINA+ PREDNISONE. Dopo 9 lunghissimi giorni arriva l’esito dell’isotogico che apre nuove speranze , il tumore è dei tessuti e non del sangue.
Decidono di trasferirmi nel reparto di Oncologia per una nuova valutazione. Sono in condizioni generali mediocri, l’oncologo e primario Saverio Cinieri mi sottopone a visita da urologo che evidenza un grossolano idrocele bilaterale. Da lì arriva l’ipotesi di tumore al testicolo, per esserne certi richiedono nuovo esame istologico presso IEO.
L’8/03 arriva l’esito: metastasi linfonodale di neoplasia maligna epiteliomorfa compatibile con carcinoma embrionario di tipo solido . Eseguo ecografia testicolare che mostra:
- didimo sinistro all’interno del sacco scrotale in posizione alta, con ecostruttura disomogenea per la presenza di piccole lacune tenuamente ipoecogene e multiple micorcalcificazioni.
- didimo destro non delineabile nel sacco scrotale
- nel canale inguinale presenza di formazione solida di 20x 8 mm.
Ora è tutto chiaro: ho un tumore del testicolo (non seminoma) che ha interessato altre zone del corpo, la situazione è comunque grave ma ho molte più possibilità di uscirne vivo.
La previsione + di fare una decina di cicli di chemioterapia e poi rivalutazione, non si può intervenire chirurgicamente per l’alta estensione della malattia.
Dal 3/03 al 07/03 eseguo il primo ciclo di chemioterapia PEB (Cisplatino,Etoposide, Bleomicina ) con richiamo di bleomicina 9 e 16 giorno. Nei giorni seguenti ho sin da subito avuto una riduzione dell’addome e riduzione della durezza.
Resto ancora qualche giorno sotto osservazione e il 18/03 dopo 27 lunghissimi giorni mi dimettono con valore della beta hcg a 83 mUI/ml. Sono stanco e debilitato, peso appena 60 kg per 1,77 cm di altezza: sono uno scheletro, ho perso tono muscolare, ma continuo ad essere forte.
Il primo grande effetto post chemio non tarda ad arrivare, inizio a perdere i capelli, altri piccoli effetti iniziano a presentarsi: le unghie sono fragili e scure, le orecchie iniziano a fischiare, perdo la sensibilità ai polpastrelli e le gambe spesso si addormentano .
Dal 24/ 03 al 28/03 secondo ciclo di chemio secondo schema PEB tollerato abbastanza bene con richiamo di bleomicina 9 e 16 giorno. Gli sono ematochimici nella norma tranne lieve anemia con Hgb 9,4 g/ dl ed LDH 812U/L. BHCG 3,7 mUI/ ml.
Il 13/04 era previsto il terzo ciclo di chemioterapia, che purtroppo non viene eseguito subito per una evidente anemia G2 per la quale mi sottopongono a una trasfusione di 1 sacca di EC grazie alla quale il valore HB sale 9.7 g/dl. Dal 15/04 al 19/04, quando finalmente i valori si sono normalizzati, mi sottopongo al terzo ciclo di chemioterapia, con richiamo di bleomicina 9 e 16 giorno.
Dal 06/05 al 10/05 eseguo quarto ciclo di chemioterapia senza bleomicina, a questo punto la BETA HCG scende a 0,9 mUI/ml, l’ALFAFETOPROTEINA 3,3 ng/ml e l’LDH 534U/L, valori più che normali!
Il 07/06 vengo ricoverato per rivalutazione della situazione poiché ad occhio si vede una netta diminuzione dell’edema a livello scrotale e testicolare e una netta riduzione dell’addome. Si decide, quindi, di sospendere le chemio e aspettare l’esito delle valutazioni che non tardano ad arrivare:
Beta Hcg, Alfafetoproteinae ed LDH erano nella norma, la PET TAC confrontata con quella del 23/02 dimostra una notevole riduzione morfovolumetrica ,una persistenza di un lieve incremento del metabolismo glucidico in corrispondenza della lesione localizzata posteriormente ai muscoli retti della parete addominale anteriore a sede medianain regione meso ed ipogastrica ( SUV max 2.0 vs 7.4) persistenza di lieve attività metabolica a livello della lesione che si estende dall’ipocondrio sx sino in fossa iliaca omolaterale( SUV max 2.1 vs 7.5) persistenza di modesta attività metabolica in corrispondenza della lesione epigastrica paramediana dx(SUV max 2.3 vs 9.4).
La risonanza magnetica (addome inferiore + scroto) ha evidenziato reperti orientativi per neoformazione primitiva del testicolo destro ritenuto in addome , testicolo sx in sede di dimensioni normali ma con struttura disomogenea.
Finalmente si pensa all’intervento per la rimozione del resto della malattia, con grande stupore generale il mio corpo ha risposto benissimo alle terapie e ora si va dal chirurgo e Urologo.
La visita con il chirurgo ci lascia qualche preoccupazione, la situazione non è cosi facile. L’intervento sarà delicato e verrà fatto in data 2/08 presso Policlinico di Bari reparto Urologia 1 dal Professor Battaglia .
Entro in sala operatoria alle 8:30 ed esco alle 17:30 circa. Riporto di seguito una descrizione dettagliata dell’intervento:
taglio mediano xifo_pubico. Derotazione intestinale completa con legatura della vena mesenterica inferiore. Orchiectomia di voluminoso testicolo dx ritenuto in addome previa legatura dei vasi sull’aorta e sulla cava. Linfadenectomia retroperitoneale completa bilaterale di voluminosa massa residua a chemioterapia dopo completo isolamento di aorta e cava dal disopra degli ili renali coinvolti dalla massa alle iliache comuni, alla biforcazione dell’aorta. Si preservano il surrene sx dopo legatura v.surrenalica inferiore ed il rene sx, quasi del tutto avvolto dalla massa in senso medio-laterale con spostamento degli elementi vascolari e della via escretrice. Si legano l’ateria polare inferiore sx ed il funicolo, indissociabili dalla massa residua a chemio. Si raggiunge e si asporta quasi compleatmente il tessuto fibro-necrotico sopra i vasi renali, per fare questo si è dovuto operare in schemia renale per 20 minuti. Dopo rivascolarizzazione,il rene ha ripreso il colore normale, tranne il polo inferiore la cui arteria era stata legata perché inglobata nella massa. Emostasi con punti di prolene, clip metalliche, Surgiflo, Tabotamp dell’ilo renale residuo. Appendicectomia profilattica. Drenaggio tubulare del retroperitoneo. Riperitonealizzazione con continua di materiale riassorbibile. Parete a strati.
L’intervento è stato lungo e difficile ma riuscito alla perfezione, hanno usato 45 punti in clip metalliche, da subito ho iniziato ad usare una panciera contenitiva e slip con sospensorio. Per due giorni completamente allettato e sotto morfina.
L’8/08 finalmente vengo dimesso. Sono in discrete condizioni e piano piano ricomincio a camminare e a svolgere le normali funzioni. Anche l’intestino dopo qualche giorno ricomincia a funzionare perfettamente.
IL 16/08 rimuovo i punti e per fortuna la ferita è ben cicatrizzata .
La diagnosi istologica della massa asportata recita:
- asportazione di 25 linfonodi esenti da neoplasia con necrosi
- orchiectomia testicolo destro del peso 1.350 kg e dimensioni 16.5x 13.5×5.8 con funicolo spermatico della lunghezza di cm 22 eatmosfera adiposa adesa al funicolo di cm 16.5x 12×1.5 ,
- biopsia renale-tessuto adiposo esente da neoplasia
- biopsia renale tessuto sovrailare esente da neoplasia
- appendice vermiforme di 4 cm esente da neoplasia
- tessuto mesenterica inferiore esente da neoplasia.
- Remissione clinica e patologica completa.
Avete letto bene: remissione completa. Il mio corpo ha sconfitto la malattia!
Porterò addosso per sempre le ferite di questa battaglia, ma con tanto orgoglio perché HO VINTO!
Non nego che il percorso è stato a tratti difficile ma la mia forza d’animo mi ha aiutato ad affrontare il tutto con molta serenità.
Ora sono candidato al seguente follow up:
- visita oncologica e urologica di controllo ogni 2 mesi per il primo anno, ogni 3 mesi per il secondo anno e ogni 6 mesi dal terzo anno in poi
- analisi del sangue Alfa-fetoproteina, Beta-HCG ed LDH ogni 2 mesi per il primo anno, ogni 3 mesi per il secondo anno e ogni 6 mesi dal terzo anno in poi
- TAC total body con mezzo di contrasto a 4 mesi dall’intervento, poi dopo 6 mesi e poi una all’anno secondo giudizio clinico.